La vita del vagabondo si è conclusa tragicamente. Dopo una rocambolesca fuga attraverso le fogne di Emperion, accompagnato dagli uomini reclutati dall’uomo in nero, egli è stato ucciso per mano dei suoi stessi salvatori. Manipolati dalle parole del loro mandante, che ha riacceso vecchi rancori e risvegliato antichi timori, gli uomini lo hanno eliminato prima che potesse rivelare la verità che custodiva.
L’uomo in nero, enigmatico e calcolatore, si è impossessato della mappa che il vagabondo portava con sé. Con un sorriso freddo e una promessa oscura, è sparito nell’ombra, lasciandosi dietro un gruppo di uomini confusi e tormentati. Erano stati usati? Era stata la magia a costringerli a obbedire, o le loro azioni nascevano davvero dai loro cuori?
Eppure, non tutto è andato come previsto per l’uomo in nero. Uno degli uomini, che aveva assistito all’assassinio, ma si era rifiutato di partecipare, ha recuperato il diario del vagabondo. Sfuggendo agli altri, è riuscito a dileguarsi nella notte, stringendo l’unico indizio rimasto su ciò che il vagabondo voleva svelare.
Mentre il caos si placa e il silenzio avvolge nuovamente la città, il mistero si fa più fitto. L’uomo in nero ha promesso di tornare, dichiarando che il lavoro non è ancora finito. Quali risposte porterà il futuro? E quali nuovi interrogativi nasceranno? Le ombre che avvolgono Emperion si fanno più profonde, trascinando i coinvolti in una trama oscura e carica di segreti.
Estratti dal diario del vagabondo, Roland comandante dei Cavalieri del Serpente
Giorno 15
"Ancora pochi giorni di navigazione e saremo di ritorno a Britain. Il mare è calmo, gli uomini sembrano rilassati, ma non riesco a togliermi di dosso un senso di inquietudine. La nostra missione è stata un successo, ma il peso di ciò che abbiamo trovato grava su di me come una pietra sul petto. Forse non avremmo dovuto profanare ciò che il tempo aveva sepolto."
Giorno 18
"I venti contrari ci impediscono di avvicinarci alla terraferma. Le vele si tendono inutilmente, e l’oceano sembra volerci trattenere. Gli uomini iniziano a mormorare, a temere che qualcosa ci stia seguendo. Non oso dar voce ai miei stessi timori, ma anche io sento che c’è qualcosa che non va."
Giorno 20
"Una tempesta ci ha colpiti senza preavviso. Le onde si alzano come montagne, i fulmini squarciano il cielo e la nave geme sotto il peso del mare. Andiamo alla deriva, abbandonati alla furia degli elementi. Lo scrigno è al sicuro, almeno per ora."
Giorno 21
"All’orizzonte c’è un’isola. Una flebile speranza per noi. Abbiamo calato le scialuppe e ci stiamo dirigendo verso di essa, ma l’aria è strana qui, pesante, quasi viva. Gli uomini non parlano, ma nei loro occhi c’è lo stesso terrore che sento crescere nel mio cuore."
Giorno 22
"L’isola è un luogo ostile, ricoperto da una giungla densa che sembra osservare ogni nostro passo. Bestie selvagge ululano tra gli alberi. Ci siamo accampati sulla spiaggia, ma nessuno riesce a dormire. Lo scrigno... lo scrigno ha iniziato a brillare. Cosa abbiamo risvegliato?"
Giorno 23
"Non posso più ignorare ciò che sta accadendo. La luce delle gemme dentro lo scrigno pulsa come un cuore vivo. Di notte siamo tormentati da incubi orribili: sangue, urla e ombre che ci sussurrano segreti impensabili. Sento che qualcosa di terribile sta per accadere."
Giorno 24
"Siamo stati attaccati. Non so da chi o da cosa, ma le gemme sono perdute. Uomini valorosi sono morti combattendo contro un’oscurità che non possiamo comprendere. Siamo fuggiti nella giungla, alla disperata ricerca di un rifugio. Al calar della notte, un bagliore rossastro si alza dal cuore dell’isola, e urla spaventose lacerano il silenzio. Non c’è scampo."
Giorno 26
"Sono rimasto solo. Mi nascondo in una grotta, rannicchiato tra le ombre. Non oso uscire. La giungla sembra viva, brulica di occhi che non vedo ma che sento addosso. Non ho più speranza, ma continuo a scrivere. È tutto ciò che mi rimane."
Giorno 27
"Una strana brezza soffia dal fondo della grotta. La roccia è diversa, sembra quasi trasparente. Per un istante ho intravisto qualcosa oltre di essa, ma non so se sia reale o un’altra illusione di questo luogo maledetto."
Giorno 28
"Mi hanno trovato. Le loro voci sono dappertutto, le ombre si muovono verso di me. Non c’è più tempo. La mia unica speranza è attraversare la roccia, qualunque cosa significhi."
Giorno 30
"Non so dove mi trovo. Il mondo che vedo intorno a me non è quello che conosco. Non è l’isola da cui sono fuggito, né alcun luogo che ho visto o immaginato.
Cammino senza una meta, con i pensieri che si affollano. È questo un altro mondo? Un regno perduto, o forse un sogno?"
Un ringraziamento ai partecipanti all'evento di ieri sera e a GM Vrael per la sua interpretazione del vagabondo. A breve i dettagli per la seconda parte della quest.
GM Sandman